Lavorazioni in plexiglass e creazioni di design
Il plexiglass permette di spaziare dalle classiche forme in trasparente fino alle più vivaci realizzazioni creative richieste da designers come Johanna Grawunder che attraverso la Mekane di Roma ci affidò la realizzazione della parte in metacrilato delle lampade Jolight e Sakura piuttosto che alle realizzazioni creative di Oscar Aciar.
Siamo in grado quindi di poter seguire opere prime su diversa scala passando ad esempio dal carrello da minatore di Thorsten Kirchoff agli oggetti di design indossabili della serie Present Collection di Alessandra Galloppa.
In questa galleria ad esempio troverete il lavoro di Roberto Pugliese alla Tenuta dello Scompiglio (Fotografie Donatella Lombardo) per una rappresentazione ambientale costituita da circa 90 tubi in plexiglass sospesi, i recenti lavori di Kirchoff e Oscar Aciar e la nuova serie di Present Collection.
Johanna Grawunder
Johanna Grawunder è un designer e architetto con sede a Milano, Italia e San Francisco.
Il suo lavoro abbraccia una vasta gamma di progetti e scale, dalle installazioni di grandi dimensioni pubbliche, l'architettura e gli interni, a mobili in edizione limitata e le luci e le commissioni su misura. Disegna anche prodotti per la selezione delle imprese, tra cui Flos, Boffi, e GlasItalia tra gli altri.
Un recente lavoro comprende commissioni private per le luci, mobili e interni, così come impianti di illuminazione di grandi dimensioni. Per la Freeport Singapore, ha progettato un'installazione permanente di "soffitti luce" attraverso la costruzione, nonché una facciata luce unica. E per Robert, nel Museo di Arte e Design, New York, ha disegnato un soffitto luce totale che copre l'intero spazio.
Il suo lavoro è stato dimostrato ed è incluso in molte collezioni permanenti Museo, tra cui Los Angeles County Museum of Art (LACMA), CNAP, San Francisco MOMA, Art Institute di Chicago e l'High Museum di Atlanta.
Ha lavorato con Sottsass Associati 1985-2001, diventando partner nel 1989. Al Sottsass Studio è stata coinvolta in primo luogo con l'architettura e interni, co-design con Ettore Sottsass, molti dei progetti più prestigiosi della società. Nel 2001 ha lasciato Sottsass Associati e ha aperto il suo studio a San Francisco e Milano.
Laureatosi nel 1984 dalla California Polytechnic State University di San Luis Obispo, con una laurea in Architettura, ha completato il suo ultimo anno di studi a Firenze, in Italia e nel 1985 si trasferisce a Milano. E 'nata nel 1961 a San Diego, California.
Una contaminazione davvero preziosa per la nostra azienda, un grazie alla Mekane di Roma e Roberto Giustini per averci coinvolto nel 2008 in questo bellissimo progetto.
Giolight serie limitata anno 2009
Sakura salone del mobile Milano 2008
Davos Dilemma Accademia Americana in Roma 2009
Thorsten Kirchoff
Nato nel 1960 a Copenaghen, vive e lavora dal 1984 a Roma.
Nel suo lavoro Kirchhoff assume una raffinata e ironica posizione, provocatoria e surreale allo stesso tempo, combinando film, suono e pittura con un linguaggio e uno stile che producono sempre risultati inediti. Il suo approccio singolare abbraccia il modernismo, mentre trova spazio per il paradosso e il lato oscuro della vita umana. Kirchhoff fa uso di quadri, installazioni e soprattutto del cinema nella sua esplorazione di una infinita serie di emozioni, facendo del capovolgimento di senso delle cose familiari quasi una regola e che attinge volentieri alla logica del montaggio cinematografico per accostare elementi apparentemente senza attinenza.
Thorsten Kirchoff è forse la più bella e continua collaborazione da quando abbiamo rilevato il laboratorio nel 2005.
Presente, costruttivo e lineare.
Lavorare con lui è sempre un grande piacere. Davvero.
Recentemente realizzati per lui elementi per la mostra Autoreverse nel 2013 e Underground party attualmente esposta a torino presso la galleria Peola (www.albertopeola.it).
Roberto Pugliese
La ricerca di Roberto Pugliese trae energia principalmente da due correnti artistiche, quella della sound art e quella dell'arte cinetica e programmata.
Servendosi dell'utilizzo di apparecchiature meccaniche pilotate da software che interagiscono tra di loro, con l'ambiente che le circonda e con il fruitore, intende esaminare nuovi punti di ricerca su fenomeni legati al suono, sull'analisi dei processi che la psiche umana utilizza per differenziare strutture di origine naturale da quelle artificiali(sia acustiche che visive), sul rapporto tra uomo e tecnologia e sul rapporto tra arte e tecnologia, dando un ruolo non di secondaria importanza all'aspetto visivo. Il suono diventa quindi sia oggetto di ricerca, sia mezzo di espressione acustica e visiva, energia vitale che anima l'inanimato, guida per analizzare e stimolare la psiche e la percezione umana. L'idea di creare un rapporto attivo tra opera e fruitore, lo spinge a dare vita anche dimensioni nelle quali è il suono a muoversi, realizzando diverse prospettive sonore per l'ascoltatore. L'arte esce da una realtà bidimensionale per dare vita a delle vere e proprie ambientazioni sonore e o visive. In questo modo il fruitore viene immerso totalmente in mondi percettivi che lo accompagnano nell'esperienza sensoriale.
Roberto Pugliese è nato a Napoli nel 1982. Vive e lavora a Bologna
Emergenze sonore: realizzazione dei tubi cilindrici e relativi sistemi di fissaggio per i sistemi acustici presso Tenuta dello Scompiglio - Massaciuccoli (Lu):
Il progetto è nato dalla volontà di analizzare la Tenuta dello Scompiglio come un processo sistemico in cui l'interazione, la composizione e il carattere interdisciplinare, evidenziano il ruolo teoricamente centrale del pubblico attraverso lo studio dei rapporti tra spazio, suono e l'individuo.
Nella teoria generale dei sistemi di Ludwig von Bertalanffy, il biologo austriaco sostiene che in fenomeni economici, epidemiologica, ambientale o sociale più diversi, è necessario adottare un approccio che analizza non solo i singoli elementi, ma l'intera realtà generato dal interazione di tutti i componenti del sistema. Questo è stato adottato dall'artista per creare una sorta di tessitura di suoni nella realtà della Scompiglio. L'inserimento di dati numerici, derivato dalle attività culturali ed educative, la produzione di vino, olio e miele, trucioli di legno, l'orto biodinamico o la produzione del ristorante, nel software sviluppato ad hoc e costituente una serie di processi genetici, costituisce la base di una composizione elettro-acustico che dilata in tutto lo spazio espositivo.
L'installazione sonora di grandi dimensioni in cui 80 tubi di plexiglass di diversi diametri e lunghezze agiscono tavole come affidabili per la compostion, suggerisce connessioni tra le varie sezioni della Tenuta in un organico, articolato e maniera partecipativa. Modulando la via, spingendo da che parte guardare, e incoraggiare il movimento continuo, che invita ogni visitatore di immergersi in un ambiente, per diventare un partecipante e direttore della costruzione organica del luogo, sottolineando che non è possibile per l'individuo di essere solo un ricevitore passivo di stimoli da un mondo esterno, ma in un senso molto reale essi stessi sono il creatore del proprio universo. (Angel Moya Garcia)
Alessandra Galloppa
Designer, fotografa e docente di Product Design presso la sede ISIA di Pescara.
Laureata presso l'ISIA di Roma, ha lavorato per diversi anni in un'azienda di moda, la Sixty S.p.a., dove ha progettato vetrine, materiale POS e grafiche di prodotto per le linee junior Miss Sixty, Energie e Killah.
Oltre all'insegnamento, svolge attività di consulenza ed allo stesso tempo di occupa dello sviluppo di progetti personali, primo tra tutti Blow Up Studio.
Appassionata del proprio lavoro ed affascinata dal cambiamento: la continua evoluzione, la diversità di problemi da risolvere, le persone, le richieste simili, ma mai uguali.
La crescita lavorativa e di vita sono intese come una ricerca di conoscenza, un percorso che non ha un preciso punto d'arrivo, ma che permette di ripartire ogni volta da un livello sempre più alto di consapevolezza, al pari di un videogioco nel quale ogni quadro non si ripete mai allo stesso modo.
Designer a 360 gradi, affronta ogni progetto con coscienza delle esperienze passate e al contempo con l'entusiasmo della prima volta.
Oscar Roberto Aciar
Designer floreale unico nelle sue competenze e creatività.
Le sue radici argentine e Mediorientali si ritrovano nelle sue creazioni, nei colori che ritroviamo in ogni sua composizione,in ogni sua creazione.
Ormai stabilmente di base a Roma è curatore da anni degli allestimenti di clienti come Fendi Ferragamo o ambasciata Francese a Roma di Piazza Farnese